
Il "dilemma" delle cassette postali!
Tra i vari quesiti che molti condòmini si pongono vi è quello relativo alla consegna della posta ed in particolare dove posizionare le cassette delle lettere. Meglio dentro l’androne o fuori? Se non addirittura all’esterno del cancello che delimita la proprietà del condominio?
Allora è bene fare un po’ di chiarezza su tale dilemma che a primo impatto sembrerebbe di poco conto, ma in realtà non lo è.
Ogni abitazione deve essere provvista di cassette postali ed esiste, in merito, un’apposita legislazione ministeriale. Il servizio postale è infatti regolato dal Decreto del Ministero Delle Comunicazioni n. 9 del 2001, dove all'art. 45 stabilisce che “la distribuzione della posta semplice deve essere sempre accessibile al postino. Le cassette postali devono altresì essere di forme e dimensioni consone al traffico postale, in modo tale che il portalettere possa inserire con facilità qualunque tipo di posta; esse devono inoltre riportare chiaramente l'indicazione del nome dell'intestatario”.
Si evince subito un primo principio fondamentale che riguarda il facile accesso del postino alla zona dove è ubicata la cassetta postale del destinatario. In merito all'ubicazione delle cassette postali la legislazione prevede, altresì, la loro collocazione nel “limite della proprietà, sulla pubblica via o comunque in luogo liberamente accessibile, salvi accordi particolari con l'ufficio postale di distribuzione” (Art. 46).
Quindi, in linea generale il postino non è obbligato a bussare al citofono per farsi aprire il portone ed accedere alle cassette postali poste all’interno dell’androne, al contrario di quanto molte persone credono, e ben potrebbe lasciare un avviso di giacenza.
Per quanto riguarda gli edifici plurifamiliari o ad uso impresa l’art. 47 stabilisce anche che “le cassette postali dovranno essere posizionate tutte nello stesso luogo” ed il successivo art. 48 “le cassette postali non a norma, dovranno essere regolarizzate entro il termine previsto dall'ufficio richiedente”.
Pertanto Poste Italiane potrebbe anche richiedere la messa a norma di tutti quegli edifici che non rispettano tali direttive, anche se (per fortuna a dire il vero) non lo fa.
Sarebbe, pertanto, ideale posizionare le cassette postali all'esterno dell’edificio o addirittura del cancello che delimita l’accesso al condominio, al fine di renderle facilmente accessibili al portalettere, collocandole magari sotto una tettoia che le tenga al riparo dalla pioggia e da altri agenti atmosferici.
Ma perché, a parte il facile accesso per il portalettere, le cassette vanno poste fuori dalla proprietà?
La risposta è molto semplice, il portalettere non può entrare in luoghi privati (come gli spazi di un giardino o gli androni condominiali) perché proprietà privata e non potrebbe accedervi se non con un condòmino che lo autorizzi. Dunque il portalettere - che per legge è obbligato a recapitare la corrispondenza - utilizza l'apposita cassetta che “andrebbe” messa sul piano stradale, ossia in zona pubblica. Del resto la cassetta per sua natura è inaccessibile a chi non ha la chiave per aprirla (quindi nessun problema per la privacy) e chiunque facesse una forzatura commetterebbe un grave reato penale (art.616 del Codice Penale).
Qualora il portalettere non può recapitare la posta lascia un apposito avviso e il cittadino può sempre recuperare la propria corrispondenza direttamente presso gli uffici postali.
Una volta tutto ciò non aveva senso, ma erano tempi in cui i residenti erano meno numerosi, le leggi meno stringenti e ci si conosceva tutti. Oggi, con le nuove normative, la crescita esponenziale dei residenti e il ricambio generazionale degli uffici postali è cambiato un po' tutto, e bisogna adeguarsi.
Ma quindi è obbligatorio porre le cassette postali fuori dalla proprietà condominiale?
No. Se non si vuole si può anche non mettere la propria cassetta postale su piano stradale, ma con la consapevolezza che se il postino non vuole bussare al citofono può benissimo lasciare un avviso e il destinatario dovrà andare periodicamente all'ufficio postale a controllare se ci siano giacenze non recapitate oppure (ipotesi che si verifica regolarmente) aprire il portone a tutti coloro che bussano e si “spacciano” per il postino.
